top of page
Immagine del redattoreElisabetta Scaramelli

TALENTUOSI O POVERI ILLUSI?

Aggiornamento: 27 mag 2020

Questo è un articolo per chi ha senso dell'umorismo. Dite "ironia" ed entrate.


Qualche anno fa ho iniziato a frequentare gruppi di scrittori emergenti su Facebook, che poi tanto emergenti non devono essere, visto che parlano di sé come se fossero i nuovi talenti della letteratura italiana. In questi gruppi ho avuto il piacere di conoscere scrittori gradevoli con i quali mi sono confrontata senza problemi e che, lo ammetto, mi hanno anche dato qualche dritta; molti altri, invece, e perdonate se ho passato il Silkepil sulla lingua, hanno solo dimostrato di essere pieni di boria ed esperienza. Sì, esperienza, quella strana cosa che, nel loro caso, è come un palloncino che punta verso il chiodo.

SCRITTORI IN (MAL)ERBA


Chi sa, dice. Chi non sa, dice lo stesso. Io non so, scrivo!

Quale sia il motivo per cui questi scrittori entrano nelle community di emergenti non l'ho capito. Forse sono a corto di idee e  vogliono arraffare spunti. O forse, dopo un libro e una presentazione, sono già dei King e passano il tempo a provocare i poveri emergenti, quelli veri. Il termine "emergente" indica qualcosa che sta per emergere, quindi, a questo punto, mi pare ovvio che non sia quello più adatto per questi scrittori.

Chiamiamoli, dunque, EMERSI.


Qual è l'identikit dello scrittore "emerso"?

Le caratteristiche principali di questa tipologia sono varie e variabili in base alla sottospecie:


  • scrivere libri uno dietro l'altro e pubblicare tramite Amazon KDP. Più libri si scrivono, meglio è, altrimenti un lettore potrebbe pensare che sia uno scrittore mediocre (?); 

  • scrivere un libro e spiaccicarlo in ogni gruppo o community, come se fosse il capolavoro del secolo, e - udite, udite - osare perfino proporne l'acquisto... in un gruppo di emergenti... dove ognuno si sbatte per farsi notare; 

  • improvvisarsi tuttologi: beta reader, correttore di bozze, editor (che poi lo confondono col correttore di bozze), blogger che starnazza recensioni, grafico... No, quello no, perché lo scrittore "emerso" la copertina se la fa fare da un grafico, improvvisato il più delle volte;

  • "opinionare" ovunque. Da ora in poi chiameremo lo scrittore "emerso e onnipresente". Il suo sapere è tale da sentirsi in dovere di esprimere opinioni in ogni gruppo. Lo scrittore che rientra in questa tipologia sa tutto, ha il consiglio sempre in tasca, è un esperto della grammatica italiana, è una semi-divinità nel suo campo, ma nei commenti scrive pò (non po'); 

  • essere sgradevole è una delle sue peculiarità. Tu proponi un estratto per ricevere dei consigli, lui, il DIVINO SCRITTORE EMERSO, non lo legge, punta gli occhi direttamente su quella virgoletta messa male o su una D eufonica; 

  • non essere generoso è un'altra bella peculiarità che gli appartiene. Ti serve un consiglio? Non chiederlo al DSE perché ti dirà l'opposto di ciò che farebbe lui. E' nella sua natura. I maiali si rotolano nel fango, loro si rotolano in quella sostanza viscosa... Come si chiama? Ah, sangue raggrumato dello scrittore emergente;

  • non accettare consigli.



Fidati, ho esperienza

E' stato divertente giocherellare e prendere in giro il nostro DSE, resta il fatto che per ogni grammo di sarcasmo c'è un pizzico di verità. Quando si è insicuri e alle prime armi, ma soprattutto modesti e sinceri, è facile cadere nelle grinfie dei DSE. Non aspettano altro. Aspettano un inesperto - che a volte è anche più talentuoso - da spennare, per accrescere la loro boria e far gonfiare la vanagloria nel petto. Durante la mia breve esperienza in alcune community ho osservato questi scrittori emergenti. Ho fatto uno schema, li ho suddivisi, ho estratto le mele marce e sono giunta alle mie conclusioni: il simile cerca il proprio simile.

Molte cose mi hanno infastidita in questi anni, altre mi hanno mortificata, e da donna pacifica ho preferito chiudermi silenziosamente la porta alle spalle e fidarmi solo del consiglio di un esperto. Ricordate sempre che lo scrittore non è una creatura ultraterrena, è un essere umano pieno di difetti come me e come voi, pertanto non pensate che sia così generoso e puro, privo di cattivi sentimenti. L'antagonismo è una brutta bestia, se gestito male. Lo scrittore dovrebbe concentrarsi su se stesso, migliorarsi e studiare tanto, senza usare altri emergenti come termine di paragone.

Il DSE non si metterà mai contro un altro DSE, l'ho costatato personalmente e non avete idea di quanto mi sia sentita lupo, in mezzo a un gregge così grande. Il "mucchio selvaggio" di scrittori-amici (quelli che puoi far parte anche di un gruppo di 3.000.000 di membri, ma alla fine non consentono a nessuno di entrare nella loro cerchia) ti esclude se non hai il vello bianco, se non sottostai alle loro regole di sopravvivenza. Sono quegli scribacchini che si apprezzano a vicenda, o forse no, e che "compro subito il tuo libro", "grazie, tesoro, dimmi quando esce il tuo". Sono quelli che hanno chilometri di recensioni e complimenti pubblici; peccato che siano solo il pagamento di un debito (perché i debitori devono prima o poi restituirla, la recensione, no?) 



Immagine: diathree23 da Pixabay




3 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


Commenting has been turned off.
Post: Blog2_Post
bottom of page